Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è il suo sguardo, nero, intenso eppure dolcissimo. Adoro il sabato mattina. Mi allungo pigramente nel letto, non ho nessuna voglia di alzarmi, lui si gira verso di me e mi abbraccia.. automaticamente i nostri corpi trovano il giusto incastro, come due pezzi dello stesso puzzle. “buongiorno” e mi bacia. Adoro sempre di più il sabato mattina…. Con le dita disegna un immaginario ghirigoro sulla mia spalla, pensieroso “cosa ti va di fare oggi?” Nella mia testa vorticano un milione di opzioni anche se in questo momento, stretta così nel suo abbraccio, me ne viene in mente solo una…
“Dovrei ripassare da casa mia, ormai sono tre giorni che sono fissa qui da te… non ho più vestiti puliti!!” “potremmo stare in casa tutto il giorno.. in quel caso non avresti bisogno di vestiti!!” e sorride malizioso… Quando fa così non ho scampo..è una battaglia persa in partenza. E’ come se avesse trovato un interruttore che solo sfiorandolo riesce ad infiammarmi il sangue…
Un po di tempo dopo, mi passa la sua camicia e mi dice : “vieni che ti preparo una bella colazione..ultimamamente mi sembri un po troppo magrolina” ovviamente sta scherzando. Non che io sia grassa, diciamo che non sono un manico di scopa.. e a lui questo piace.. dice che ho la ciccia giusta al posto giusto.. ovviamente si riferisce al mio seno piuttosto generoso!! mentre facciamo colazione parliamo del più e del meno e organizziamo la giornata.
Prima tappa il mio appartamento. mi dirigo di filata verso l’armadio e comincio a passare in rassegna tutto il mio guardaroba.. devo trovare qualcosa da mettermi adesso, poi avrò bisogno di un cambio per la cena, visto che abbiamo deciso di cenare fuori e qualcosa per domani, dal momento che poi torneremo nel suo appartamento… “Emma quante volte hai traslocato negli ultimi due anni?” mi volto sorridendo “tre” (lo so che sembra assurdo, ma è la verità). Lui sta fissando gli scatoloni accatastati dietro l’armadio, ancora pieni. “sembri pronta per un nuovo trasloco.. non è che stai pensando di scappare, vero?” La verità è che sono mesi che rimando.. pura e semplice pigrizia!! “non preoccuparti non vado da nessuna parte” e gli faccio la linguaccia.
Passiamo il pomeriggio in centro, bighellonando tra i negozi e fermandoci di tanto in tanto su qualche panchina ad ammirare la nostra meravigliosa città. E qui apro una parentesi perché ci tengo a sottolineare quanto io mi senta fortunata a vivere a Firenze, dovunque tu decida di andare c’è qualcosa di bello da vedere e oltretutto offre un sacco di spunti per conversazioni interssanti.
Torniamo a casa sua ed ecco la prima sorpresa del giorno. Entriamo in camera e lui mi dice “chiudi gli occhi… e non fare la furba come al solito, tienili chiusi finché non ti dico che puoi riaprirli!” Rimango immobile, gli occhi sbarrati. Mi prende le mani e mi guida per pochi passi “Ecco adesso puoi aprirli” Apro gli occhi e mi trovo a fissare l’interno del suo armadio, vuoto. “stai traslocando?” gli chiedo, sospettosa. Scoppia in una sonora risata “adoro il tuo senso dell’umorismo… no che non trasloco, ho liberato parte dell’armadio per te, così puoi tenerci quello che ti serve quando sei qui” E’ strano, sembra sulle spine, come se fosse in imbarazzo…. Gli butto le braccia al collo e lo bacio “sei fantastico amore mio, grazie”
Andiamo nel “nostro” ristorante, quello dove mi ha portata la prima volta che siamo usciti insieme. Mentre ceniamo e parliamo del più e del meno ecco un’altra volta quell’aria dubbiosa, come se volesse dirmi qualcosa e gli mancasse il coraggio di farlo. Adesso comincio a preoccuparmi “c’è qualcosa che non va, mi sembri un po strano.. devi dirmi qualcosa??” non riesco a nascondere la mia ansia “in effetti si, ma non so come dirtelo perché non so come potresti prenderla…” smetto di respirare il cuore mi batte talmente forte nel petto che ho paura che da un momento all’altro possa schizzare fuori e finire dritto nell’altro lato della sala. Immagini terrificanti si materializzano nella mia testa e cerco di prepararmi per assorbire il colpo “E’ da un po che ci penso.. tu passi molto tempo a casa mia, più o meno metà settimana, a volte anche di più e pensavo..” pausa di pochi secondi che a me sono sembrati infiniti “pensavo che mi picerebbe che tu ti trasferissi definitivamente da me” dice quest’ultima frase tutta d’un fiato, quasi mangiandosi le parole, tanto da farmi dubitare di avere capito quello che ha detto. Rimango basita “puoi ripetere perfavore?” Mi guarda dritto negli occhi “vieni a vivere con me Emma” sono senza parole. Era l’ultima cosa che mi aspettavo… ormai stiamo insieme da quasi due anni e avevamo raggiunto un equilibrio.. stavamo un po da lui e un po da me.. felici di mantenere i nostri spazi personali.. o almeno così credevo.. sono talmente abituata a vivere da sola, ad avere una casa mia e un po mi fa paura rinunciare a questi spazi.. ma di una cosa sono certa, lui è l’unica persona con la quale vorrei dividere una casa!! La sua faccia si fa sempre più tesa “allora? ti spaventa così tanto l’idea di vivere con me?” Riprendo il controllo di me stessa “se c’è qualcuno che deve avere paura quello sei tu! Certo che voglio venire a vivere con te!!! E’ che non me l’aspettavo proprio, mi hai presa alla sprovvista… e poi ho un sacco di pensieri che mi frullano nella testa, il mio contratto di affitto, tutta la mia roba che non entrerà mai nel tuo appartamento e..” mi prende la mano”shhh.. a questo penseremo domani. adesso godiamoci la serata”
Quando arriviamo davanti alla porta di casa sua apre piano, si gira verso di me, mi bacia e mi dice “chiudi gli occhi”.. “stai scherzando?” mi guarda spazientito “zitta e chiudi gli occhi” obbedisco, lui mi prende per mano e mi guida verso la camera da letto.. cerco di sdrammatizzare “stai per dirmi che mi cederai tutto l’armadio?” “ti ho detto di chiudere il becco” scherza.. lo sento che si sposta dietro di me.. che avrà in mente? “Apri gli occhi”
La camera è invasa da una miriade di candele di ogni forma e dimensione e la loro luce tremolante illumina morbidamente tutta la stanza.. il pavimento è completamente cosparso di petali di rosa rosso scarlatto e ce ne sono anche sul letto.. sulle lenzuola color panna sono disposte a forma di cuore e al centro del cuore spicca una piccola scatolina di velluto blu scuro.. mi avvicino per vedere meglio “quello è per te” mi volto a guardarlo.. è in piedi dietro di me e tiene in mano due flute piene.. mi domando quando le abbia prese e da quanto tempo io stia fissando imbambolata la scena che ho davanti “ma come hai fatto ad organizzare tutto questo?” “non è importante. quello che è importante è che tu mi dica se vuoi sposarmi”
Ovviamente gli ho risposto di si..Quello che è successo dopo lo lascio alla vostra immaginazione…Vorrei veramente raccontarlo ma sono costretta ad autocensurarmi. Posso dirvi senza ombra di dubbio che quello che vi ho raccontato è stato uno dei giorni più belli della mia vita e ci ho messo tutta la capacità narrativa di cui sono capace per cercare di rendere tangibile l’emozione di quel meraviglioso momento.
Avevo davvero bisogno di condividere con qualcuno questo avvenimento, ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare fino in fondo questo lungo racconto
Emma ♥♥
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